P A L A Z Z O A L B R I Z Z I – C A P E L L O
V E N E Z I A
8 M A R Z O – 6 A P R I L E 2 0 2 4
EVA JECKLIN
PALAZZO ALBRIZZI-CAPELLO
Sabato 10 febbraio ore 17.30
Vernice della Mostra
Lezioni Veneziane
Gli ex-alunni magistrali di Emilio Vedova
Opere di Britta Winkels, Ricarda Peters, Giancarlo Tenenti
“Amo i miei allievi” criveva Emilio Vedova nel 1973.
“Quando lavoro, cedo completamente alle pulsioni! Il senso di liberazione che ne risulta è Incredibile: un recupero istantaneo! Ogni conflitto è risolto, l’energia pulsa liberamente, non solo nella pittura, ma in ogni mia azione. Devo essere in grado di lasciare andare tutto, in qualsiasi momento; allora si presenta l’ eccesso. Nel nostro disperato tentativo di racchiudere ogni cosa in formule, concetti, analisi, pensieri, abbiamo separato il pittore dalla pittura, il pensatore dal pensiero. L’unisono porta alla creazione!
I miei tentativi iniziali di pianificare falliscono ripetutamente. Tutto si irrigidisce, resta senza vita. Nella libertà, sorprende l’atemporalità, l’illimitatezza che ne deriva. Da tempo incalcolabile ci facciamo strada a fatica. Solo con estremo rigore possiamo evitare mezze misure. Forse un giorno incontreremo l’integrità che fluendo luminosa e leggera, nata per puro gioco, lascia intuire l’infinito.
Quanto più leggeri sono i mezzi, i carichi, i bagagli di cui abbisogno per ancorare il mio essere, tanto più oltre posso andare. Tutto ciò che ritengo irrinunciabile, tutta la gamma delle vanità, sono il limite che fa scolorire, ottundere la mia coscienza. Dobbiamo abbattere questi confini, pervenire dalla complessità alla semplicità, dirimere il caos per giungere alla pura creazione, al dominio totale della materia attraverso lo spirito.”
ACIT Venezia
PRENOTAZIONI: Tel. 3319052529
email: palazzoalbrizzi@gmail.com
Orario d’apertura: dal Lunedì al Venerdì: 10:00-13:00/15:00-18:00
Sabato dopo il concerto alle 18:30
FESTIVI CHIUSO
alcuni eventi passati 2023
“La terra è nelle nostre mani”
dipinti, fotografie, video, installazioni di artisti europei:
Lynn Gerstmair, Marie Miehle, Laura Roth, Mersedeh Sharifi, Leon Kapeller, Selina Paulitsch, Claudia Wiegele, Junru Quan, Arabella Hebeisen, Tamara Maxine.
Con il patrocinio del Consolato Generaledella Repubblica Federale di Germania a Milano e del Forum Austriaco di Cultura a Milano in collaborazione con AGIMUS Padova.
Nel 2015 a Venezia, città della Biennale, è stata fondata la Venice Art Triennale, con l’obiettivo di evidenziare i problemi urgenti da risolvere per la salvaguardia della Terra.
Con il titolo “Natura Nutrix-Homo vorax” 40 artisti provenienti da ogni angolo del mondo, pittori, scultori, grafici, hanno espresso la loro profonda apprensione di fronte alla prospettiva di un’imminente fine della vita sul nostro pianeta.
L’ esposizione ha introdotto un tema che richiedeva nuovi contributi dal mondo dell’arte. Gli iniziatori hanno mantenuto inalterati tali contenuti anche nella seconda edizione della Triennale 2018 dal titolo “Il grido della terra”, che riconfermava l’impresa mirata della precedente Kermesse.
E così, passo dopo passo, sono trascorsi altri tre anni, in cui abbiamo visto – come paralizzati – i ghiacciai del Polo Nord sciogliersi, il livello del mare innalzarsi, l’impeto delle forze della natura devastare i boschi, i campi inaridire per la siccità.
Il tema sopra trattato è di una tale pregnanza, da essere ora riproposto nella mostra “La Terra è nelle nostre mani”, che premia il talento di dieci artisti diplomandi nelle Accademie europee, di Germania, Austria, Svizzera e Italia.
Essi presenteranno le loro opere dal 6 maggio all’11 giugno 2023 nella prestigiosa “Sala della Pace” del Palazzo storico , che ha avuto l’onore di esporre le opere di artisti della caratura di un Max Pfeiffer Watenphul, Herbert Bauer, Altenburg, nonché le retrospettive di Dürer, Goya, Rembrandt, Otto Dix, Max Ernst.
Inaugurazione sabato 6 maggio – ore 17:00
Intermezzo musicale
Talenti internazionali in Concerto
Gao Tiantian (pianoforte) – Cina
Yunhoo Lee (flauto)-Corea del Sud
Widlak Tomasz (pianoforte) -Polonia
Elzbieta Kallidou (violino) – Cipro
Musiche di J.S.Bach, F.Chopin, F.Liszt, C.Debussy,
A.Casella, T.Böhm, J.Brahms, I.Paderewski, H.W.Ernstù
La mostra rimarrà aperta fino al 10 giugno 2023
“L’Arte unisce il mondo”
Sabato 20 maggio – ore 17:00
da un’idea di Marianna Gnezdilova
in collaborazione con
OKXSA projects President and Founder
Oksana Zhudina Bogo
OSTEN Art Skopje
Direttore: Kornelija Koneska
opere di Clara Alfonso, Patrizia Casagranda, Kenryo Hara, Marko Kusmuk, Anna Montanaro, Maria Pavlovska, Arleta Cehic, Micko-Mice Junkulovski
con la partecipazione di Yulia Dyachenko, Vladimir Martynov, Dima Suhov, Ulan, Katerina Averisyan
coordinati da SNEG GALERY Moscow
Direttore: Alexander Filippov
Helga Elben Germania
Intermezzo musicale
Liliana Bernardi violino
Massimo Negri pianoforte
Musiche di F. Schubert, C. Saint Saëns,
C.A.De Beriot, S.V.Rachmaninoff,
Con il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano
In collaborazione con AGIMUS Venezia
Si ringrazia il Goethe.Institut Italien per il generoso contributo
La mostra rimarrà aperta sino il 30 giugno 2023
Benvenuti alla mostra “L’arte unisce il mondo”, che celebra il potere dell’arte di connettere attraverso lo spazio, il tempo e le culture. In forza di una selezione accurata delle opere di artisti di tutto il mondo, questa mostra attesta la capacità unica dell’arte di trascendere le barriere linguistiche e incoraggia l’osservatore ad un apprezzamento condiviso della bellezza e della creatività.
La forza unificante dell’arte, nel corso della storia, ha avuto il potere di favorire valori ed esperienze condivisi e connettere individui e comunità. Le mostre d’arte internazionali, edificate lungo un percorso finalizzato, tracciato a priori, uniscono il mondo per la loro capacità di trasferire idee ed emozioni, perché l’arte ci permette di affrontare ed esprimere sentimenti complessi, difficili da comunicare a parole. Essa fornisce inoltre agli artisti una piattaforma di condivisione delle loro prospettive ed esperienze, aprendo le menti ad una comprensione condivisa della natura dell’essere umano. Che si tratti di un dipinto, di una scultura, di una fotografia o di una performance, l’arte può commuoverci, ispirarci e sfidarci a vedere il mondo sotto nuove prospettive.
L’arte ha anche il potere di trascendere le barriere linguistiche e culturali. A differenza del linguaggio, che può essere fonte di divisione e incomprensione, l’arte è una manifestazione di idee universale che può essere compresa e apprezzata da persone di ogni ceto sociale. Può aiutare ad abbattere stereotipi e idee sbagliate, presentando visioni alternative e celebrando la diversità. L’arte può connetterci alle nostre esperienze, ricordandoci le cose che abbiamo in comune e i valori che condividiamo, costruendo ponti tra comunità diverse e creando spazi per il dialogo e la comprensione.Negli ultimi anni, anche la tecnologia ha giocato un ruolo nell’unire le persone attraverso l’arte. Le piattaforme di social media come Instagram e TikTok hanno offerto nuove opportunità agli artisti di trasmettere il loro lavoro ad un pubblico globale. Mostre e spettacoli virtuali hanno permesso alle persone di vivere l’arte comodamente da casa, indipendentemente dalla posizione geografica. Queste tecnologie hanno creato nuove possibilità di collaborazione e scambio interculturale, aprendo nuove strade all’espressione artistica e alla connessione.Le mostre d’arte internazionali rimangono un faro che punta il suo fascio di luce verso un mondo migliore, fornendoci speranza e ispirazione per il futuro.I dipinti esposti a Palazzo Albrizzi-Capello rappresentano una vasta gamma di stili e tradizioni, dall’astrazione alla figurazione, dall’arte tradizionale alla pop art. Nonostante la loro diversità, tutte queste opere seguono un filo conduttore: comunicano un linguaggio universale che parla della condizione umana, indipendentemente dalle nostre origini o dal nostro credo.Ogni dipinto di questa mostra dimostra come l’arte possa essere un elemento catalizzatore per la connessione, la comunicazione e la comprensione. Attraverso il linguaggio universale del colore, della forma e delle emozioni, queste opere ci invitano ad abbracciare il mondo in uno sguardo nuovo, ad apprezzarne, in un processo di condivisione, la bellezza e la complessità. Solo l’arte può unire il mondo.
NEVIA CAPELLO