Mostre Venezia 2025 – Palazzo Albrizzi-Capello

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Sabato 17 Maggio 2025 – ore 7:30: Vernice della Mostra: “A tutto Kafka”/”Kafka Komplett”

IL PRESIDENTE
dell’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia
con i membri del Consiglio Direttivo
si onora d’ invitare la S.V.
alla vernice della mostra
“A tutto Kafka” / “Kafka komplett”
la vita di Franz Kafka reinterpretata da
Nicolas Mahler
con i suoi fumetti
A PALAZZO ALBRIZZI – CAPELLO
Sabato 17 maggio 2025 -ore 17.30

verrà offerto un drink R.S.V.P. Tel 041 5225475
invito valido due persone
Cannaregio 4118-F.ta S.Andrea- 20121 Venezia

Intermezzo Musicale
Performance letterario-musicale del
Duo di Brema
Gotthard Kuppel & Ingo Ahmels

 

Le mostre moderne possono utilizzare tecnologie innovative per rendere l’esperienza più
coinvolgente e accessibile a un pubblico più ampio, inclusi i giovani. “Kafka komplett” esplora il
mondo di Kafka in modo nuovo, attraverso l’opera del fumettista austriaco Nicolas Mahler, e
l’esposizione si trasforma in un potente strumento educativo, in grado di sensibilizzare il pubblico
sull’importanza della letteratura e del pensiero critico:
L’importanza culturale di Nicolas Mahler risiede principalmente nel suo approccio unico e
innovativo all’adattamento di opere letterarie complesse in forma di fumetto, unito a uno stile
minimalista e ironico che lo ha reso figura di spicco nel panorama del fumetto contemporaneo di
lingua tedesca, con riconoscimenti a livello internazionale. Mahler ha saputo reinterpretare opere di
autori come Robert Musil (“L’uomo senza qualità”), James Joyce e soprattutto Franz Kafka (“A
tutto Kafka”, “Komplett Kafka”) in un formato visivo conciso e spesso umoristico. Questo
approccio avvicina un pubblico più ampio a testi che altrimenti potrebbero essere percepiti come
difficili o ostici. La sua capacità di distillare l’essenza di opere complesse in immagini semplici ma
evocative è un contributo significativo alla divulgazione culturale. Il suo stile di disegno
minimalista, con figure stilizzate ed essenziali, è immediatamente riconoscibile. Egli usa umorismo
e ironia come strumenti interpretativi. Questo approccio gli permette di evidenziare l’assurdità e le
contraddizioni presenti nelle opere originali in modo fresco e attuale, stimolando una nuova
riflessione sui temi trattati.
Mahler ha ottenuto un riconoscimento internazionale, con le sue opere tradotte in diverse lingue e
pubblicate su importanti testate come “Die Zeit”, “NZZ am Sonntag” e “Frankfurter Allgemeine”.
Questo testimonia la sua capacità di comunicare attraverso il linguaggio universale del fumetto: Il
suo stile unico e ironico è il suo contributo al dialogo tra diverse forme d’arte. La sua opera stimola
la riflessione e l’interesse per i classici in un modo vivo e coinvolgente.
L’Intermezzo letterario-musicale che introduce la vernice è dato da una performance del Duo di
Brema. Il titolo ironico: “Una volta mi ruppi una gamba, questo è stato l’evento più bello della mia
vita!”, è tratto da un’affermazione dello stesso Kafka. Fulcro della serata sono i poco conosciuti
frammenti di Kafka da »Jäger Gracchus«, che ha per episodio centrale il motivo del fatale incidente
di caccia occorso a Gracchus che, condannato a navigare di porto in porto a bordo di una singolare
imbarcazione, approda alle rive del Lago di Garda.
La raccolta di testi di Gotthard Kuppel è arricchita da alcuni frammenti e appunti annotati dallo
stesso Kafka. La performance mette in luce anche il sorprendente lato comico dell’autore. La
musica per pianoforte, composta da Ingo Ahmels, sviluppa una gamma di stili che va da “Bach
–Blues – Satie – Cage : installazioni sonore, che danno vita ad un mondo di voci fatte scaturire dal
pianoforte, in modo che – entrando in dialogo con il testo – ne risulti una specie di radiodramma.


ANAGRAMMA\KANT
P A L A Z Z O A L B R I Z Z I – C A P E L L O

V E N E Z I A

  2 0 25

 

Il Presidente

dell’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia
con i membri del Consiglio Direttivo
si onora d’ invitare la S.V.
alla vernice della mostra “SICHTBAR & SEIN”
promossa dal I.S.I. e.V. “Initiative selbständiger Migrantinnen” Berlin
con il patrocinio del Ministero per la Cultura di Berlino

espongono i loro dipinti le artiste immigrate Shahla Agapour, Andrea Agraz Rodriguez,
Kseniia Antipina, Hinca Barbato, Clare Celeste, Emilia Kuczkowska, Olena Lazutkina, Daniela
Lella, Marera, Nicole Marra Nunes, Fernanda Porto, Morana Fribetic,
Renata Salas Rosas, Laura Soria.
coordinatrice: Cristina Cipolletta

 

IL PRESIDENTE

dell’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia

 con i membri del Consiglio Direttivo

    si onora d’ invitare la S.V.

alla vernice della mostra “Metamorfosi”

Premio Arte Giovani 2024

in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Lecce

la Kunstschule Antje Tesche-Mentzen di Monaco

il Liceo Artistico L. Guggenheim di Venezia

 

presentano i loro dipinti e sculture i giovani artisti

Annibale Trani e Antonio Nicolardi

gli studenti Isabella Jellema , Maja Groß,

Irene Fava, Cora Oian. Matteo Schioppalalba

coordinatrice: Nevia Capello

 

IL PRESIDENTE
dell’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia
con i membri del Consiglio Direttivo
si onora d’ invitare la S.V.
alla vernice della mostra “AnagrammaKant”
La Pace Perpetua
BRITTA WINKELS
painting
A PALAZZO ALBRIZZI – CAPELLO
sabato 25 gennaio 2025 -ore 17.30
Intermezzo Musicale
Recital del pianista
FILIPPO ALBERTO ROSSO
Musiche di L.van Beethoven, J. Brahms,
F.Liszt, C.Debussy, S.Prokofiev
verrà offerto un drink R:S:V:P: Tel 041 5225475/3319052529
invito valido due persone Cannaregio 4118- F.ta S.Andrea -30121 Venezia
AnagrammaKant
Dal 2006 le opere di Britta Winkels vengono esposte nelle prestigiose sale di palazzo Albrizzi-Capello. E’ un evento che si rinnova coinvolgendoci
profondamente, trasportati sull’onda di emozioni che scaturiscono dalle
sue tele: dall’Icontro con i Feininger del 2006,
a Kleist:ritratti di un poeta del 2011, alle Lezioni Veneziane di Emilio Vedova dello scorso anno.
Il suo è un segno vigoroso che si scioglie nella fluidità della materia cromatica dopo aver attraversato spazi incommensurabili.
In un mondo alla rovescia, il nome capovolto più che un gioco è un mezzo per attirare l’attenzione sulla figura di Immanuel Kant a un secolo dalla sua nascita.
Della sua opera filosofica, nell’attuale frangente epocale in cui si invoca la pace, non poteva essere trascurato il suo Progetto per una pace perpetua.
Kant scrisse quest’opera nel 1795, confortato dalla pace di Basilea ed entusiasta del fatto che anche il suo paese, la Prussia, avesse riconosciuto la Francia
rivoluzionaria, per la quale egli manifestava forti simpatie. La struttura parte dalla sua Critica del giudizio, di cinque anni prima, ed è legata a una visione
ottimistica, di carattere fortemente illuministico della storia, che – secondo l’Illuminismo – era stata oscurata da ignoranza e superstizione, travagliata da
tragedie, da guerre di religione, da guerre fratricide tra i popoli.
I lumi della ragione, diffondendosi, avrebbero apportato il progresso, promovendo una civiltà sempre più avanzata. Nella Critica del giudizio Kant delineava una
convergenza della natura verso i fini umani, favorendo l’uomo nel suo tendere al bene. Proprio su questa base si sviluppa il discorso del Progetto per una pace
perpetua, dove viene affermato che la natura preparerebbe il terreno per la realizzazione di un’umanità che viva in pace sotto l’egida del diritto. La storia e la
natura convergono verso la finalità morale dell’uomo. Punto di passaggio obbligato è la creazione di un’istituzione che sorvegli la naturalità e faccia sviluppare la
ragione. Questa istituzione è lo Stato.
Kant condivide con Hobbes l’idea che l’uomo di per sé è portato al male; lo Stato è lo strumento che permette di fermare l’iniquità dell’uomo e di dare slancio alla
cultura, alla civiltà, e quindi alla realizzazione dei fini morali.
La condizione naturale degli uomini sarebbe caratterizzata dall’homo homini lupus, ovvero dal bellum omnium contra omnes: questa guerra si supera attraverso la
nascita dello Stato sovrano, che impedisce lo scatenamento degli istinti aggressivi reciproci. Comunque egli stesso riconoscerà che non è ipotizzabile che si arrivi
a uno “Stato dei popoli”, cioè a “una Repubblica universale”. Avendo gli Stati già una loro sovranità sui cittadini, essi non sono disposti a sottomettersi a
un’autorità superiore.
Ci sono però tre condizioni senza le quali la pace perpetua non si può edificare: che gli Stati siano repubblicani, che entrino in una federazione fra di loro e che
accettino gli stranieri sul loro territorio.
Potrebbe essere un principio da riaffermare?

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ACIT Venezia

PRENOTAZIONI: Tel. 3319052529

email: palazzoalbrizzi@gmail.com

Orario d’apertura: dal Lunedì al Venerdì: 10:00-13:00/15:00-17:30

Sabato dopo il concerto alle 18:30

FESTIVI CHIUSO

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 


alcuni eventi passati 2023

 

 

 

 

“La terra è nelle nostre mani”

dipinti, fotografie, video, installazioni di artisti europei:

Lynn Gerstmair, Marie Miehle,
Laura Roth, Mersedeh Sharifi, Leon Kapeller, Selina Paulitsch, Claudia Wiegele, Junru Quan, Arabella Hebeisen, Tamara Maxine.

Con il patrocinio del Consolato Generaledella Repubblica Federale di Germania a Milano e del Forum Austriaco di Cultura a Milano in collaborazione con AGIMUS Padova.

Nel 2015 a Venezia, città della Biennale, è stata fondata la Venice Art Triennale, con l’obiettivo di evidenziare i problemi urgenti da risolvere per la salvaguardia della Terra.

Con il titolo “Natura Nutrix-Homo vorax” 40 artisti provenienti da ogni angolo del mondo, pittori, scultori, grafici, hanno espresso la loro profonda apprensione di fronte alla prospettiva di un’imminente fine della vita sul nostro pianeta.
L’ esposizione ha introdotto un tema che richiedeva nuovi contributi dal mondo dell’arte. Gli iniziatori hanno mantenuto inalterati tali contenuti anche nella seconda edizione della Triennale 2018 dal titolo “Il grido della terra”, che riconfermava l’impresa mirata della precedente Kermesse.
E così, passo dopo passo, sono trascorsi altri tre anni, in cui abbiamo visto – come paralizzati – i ghiacciai del Polo Nord sciogliersi, il livello del mare innalzarsi, l’impeto delle forze della natura devastare i boschi, i campi inaridire per la siccità.
Il tema sopra trattato è di una tale pregnanza, da essere ora riproposto nella mostra “La Terra è nelle nostre mani”, che premia il talento di dieci artisti diplomandi nelle Accademie europee, di Germania, Austria, Svizzera e Italia.
Essi presenteranno le loro opere dal 6 maggio all’11 giugno 2023 nella prestigiosa “Sala della Pace” del Palazzo storico , che ha avuto l’onore di esporre le opere di artisti della caratura di un Max Pfeiffer Watenphul, Herbert Bauer, Altenburg, nonché le retrospettive di Dürer, Goya, Rembrandt, Otto Dix, Max Ernst.

Inaugurazione sabato 6 maggio – ore 17:00

Intermezzo musicale
Talenti internazionali in Concerto
Gao Tiantian (pianoforte) – Cina
Yunhoo Lee (flauto)-Corea del Sud
Widlak Tomasz (pianoforte) -Polonia
Elzbieta Kallidou (violino) – Cipro
Musiche di J.S.Bach, F.Chopin, F.Liszt, C.Debussy,
A.Casella, T.Böhm, J.Brahms, I.Paderewski, H.W.Ernstù

La mostra rimarrà aperta fino al 10 giugno 2023

“L’Arte unisce il mondo”

Sabato 20 maggio – ore 17:00

da un’idea di Marianna  Gnezdilova

in collaborazione con

OKXSA projects President and Founder

Oksana Zhudina Bogo

OSTEN Art Skopje

Direttore: Kornelija Koneska

opere di Clara Alfonso, Patrizia Casagranda, Kenryo Hara, Marko Kusmuk, Anna Montanaro, Maria Pavlovska, Arleta Cehic, Micko-Mice Junkulovski

con la partecipazione di Yulia Dyachenko, Vladimir Martynov, Dima Suhov, Ulan, Katerina Averisyan

coordinati da SNEG GALERY Moscow

Direttore: Alexander Filippov

Helga Elben  Germania

Intermezzo musicale

Liliana Bernardi    violino

Massimo  Negri      pianoforte

Musiche di F. Schubert, C. Saint Saëns,

C.A.De Beriot,  S.V.Rachmaninoff,

Con il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano

In collaborazione con AGIMUS Venezia

Si ringrazia il Goethe.Institut Italien per il generoso contributo

La mostra rimarrà aperta sino il 30 giugno 2023

Benvenuti alla mostra “L’arte unisce il mondo”, che celebra il potere dell’arte di connettere attraverso lo spazio, il tempo e le culture. In forza di una selezione accurata delle opere di artisti di tutto il mondo, questa mostra attesta la capacità unica dell’arte di trascendere le barriere linguistiche e incoraggia l’osservatore ad un apprezzamento condiviso della bellezza e della creatività.

La forza unificante dell’arte, nel corso della storia, ha avuto il potere di favorire valori ed esperienze condivisi e connettere individui e comunità. Le mostre d’arte internazionali, edificate lungo un percorso finalizzato, tracciato a priori, uniscono il mondo per la loro capacità di trasferire idee ed emozioni, perché l’arte ci permette di affrontare ed esprimere sentimenti complessi, difficili da comunicare a parole. Essa fornisce inoltre agli artisti una piattaforma di condivisione delle loro prospettive ed esperienze, aprendo le menti ad una comprensione condivisa della natura dell’essere umano. Che si tratti di un dipinto, di una scultura, di una fotografia o di una performance, l’arte può commuoverci, ispirarci e sfidarci a vedere il mondo sotto nuove prospettive.

L’arte ha anche il potere di trascendere le barriere linguistiche e culturali. A differenza del linguaggio, che può essere fonte di divisione e incomprensione, l’arte è una manifestazione di idee universale che può essere compresa e apprezzata da persone di ogni ceto sociale. Può aiutare ad abbattere stereotipi e idee sbagliate, presentando visioni alternative e celebrando la diversità. L’arte può connetterci alle nostre esperienze, ricordandoci le cose che abbiamo in comune e i valori che condividiamo, costruendo ponti tra comunità diverse e creando spazi per il dialogo e la comprensione.Negli ultimi anni, anche la tecnologia ha giocato un ruolo nell’unire le persone attraverso l’arte. Le piattaforme di social media come Instagram e TikTok hanno offerto nuove opportunità agli artisti di trasmettere il loro lavoro ad un pubblico globale. Mostre e spettacoli virtuali hanno permesso alle persone di vivere l’arte comodamente da casa, indipendentemente dalla posizione geografica. Queste tecnologie hanno creato nuove possibilità di collaborazione e scambio interculturale, aprendo nuove strade all’espressione artistica e alla connessione.Le mostre d’arte internazionali rimangono  un faro che punta il suo fascio di luce verso un mondo migliore, fornendoci speranza e ispirazione per il futuro.I dipinti esposti a Palazzo Albrizzi-Capello  rappresentano una vasta gamma di stili e tradizioni, dall’astrazione alla figurazione, dall’arte tradizionale alla pop art. Nonostante la loro diversità, tutte queste opere seguono un filo conduttore: comunicano un linguaggio universale che parla della condizione umana, indipendentemente dalle nostre origini o dal nostro credo.Ogni dipinto di questa mostra dimostra come l’arte possa essere un elemento catalizzatore per la connessione, la comunicazione e la comprensione. Attraverso il linguaggio  universale del colore, della forma e delle emozioni, queste opere ci invitano ad abbracciare il mondo in uno sguardo nuovo, ad apprezzarne, in un processo di condivisione, la bellezza e la complessità. Solo l’arte può unire il mondo.

NEVIA CAPELLO