La Divina Commedia: Omaggio Italo-Tedesco a Dante a 700 anni dalla morte (1321 -2021)
Dante giunse a Venezia nel 1321 in qualità di ambasciatore di Guido Novello da Polenta, signore di Ravenna, e durante il suo soggiorno fu ospite della famiglia Soranzo, presso Campo San Polo. Di Venezia, lo colpì particolarmente l’Arsenale, che lo ispirò per la descrizione della pena riservata ai barattieri nel Canto XXI dell’Inferno. In questo passo, Dante paragona la pece bollente in cui i condannati per baratto si trovano immersi, alla tenace pece utilizzata per il calafataggio nell’Arzanà dei Veneziani.
Le tre terzine di Dante, che contengono questo efficace parallelismo, si possono oggi leggere su una lapide posta alla sinistra dell‘ingresso principale dell’Arsenale e, sulla destra del grande portone di ingresso, si può ammirare anche un busto in bronzo dedicato al Sommo Poeta.
Oltre ad aver stimolato il genio poetico di Dante, Venezia rappresentò anche l’ultima stazione del suo percorso di vita, in quanto, attraversando le Valli di Comacchio lungo il viaggio di ritorno, egli vi contrasse la malaria, che lo uccise a Ravenna il 14 settembre 1321.
A 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, il progetto si propone di mettere in luce quanto oggi sia importante questo suo percorso di vita che passa attraverso Venezia, cui egli porse omaggio nella sua Divina Commedia.
Le riflessioni sulle traduzioni tedesche della Divina Commedia nel Novecento (George e Borchardt) costituiscono l’elemento di base attorno al quale si sviluppa questo progetto, correlato a una mostra italo-tedesca dedicata alla Divina Commedia, introdotta da una relazione filologica, che mette a confronto l’opera del Vate supremo con traduzioni poetiche tedesche che rispettano le leggi della versificazione e cercano di creare una struttura poetica equivalente a quella di Dante.
Le tre Cantiche sono rappresentate nelle opere di Antea Pirondini, che nei suoi dipinti ricrea le atmosfere del Purgatorio e dell’Inferno e dall’artista tedesca Lidia Epshtein di Wuppertal, che riproduce magistralmente nella materia serea dei suoi batik la levità cromatica dell’Empireo.
La mostra s’inaugura martedì 5 ottobre alle ore 18 a Palazzo Albrizzi-Capello ed è introdotta da un Intermezzo musicale sul Tema: “Dante ed i Trovatori. Amor sacro e Amor profano nell’Europa medievale” per voce e strumenti originali d’epoca con l’Ephémeris Duo: Simona Gatto e Davide Gazzato.
L’Associazione Culturale Italo Tedesca di Venezia, che celebra il suo 50.Anno di attività, intende coinvolgere le Scuole, soprattutto gli Istituti Superiori del Veneto, in accordo con i Dirigenti Scolastici ed i Docenti, per accostare Il mondo della Scuola ad una realtà divenuta tangibile a distanza di 7 secoli attraverso l’Arte che abbatte le barriere e sfida il tempo.
Nevia Capello
Venezia, 5ettembre 2021
Presidente ACIT Venezia
La mostra si inaugurerà il 5 ottobre con le opere di Antea Pirondini. La sua mostra rimarrà aperta fino al 15 novembre.
Dal 20 novembre esporrà Lidia Epshtein le sue opere fino al 30 docembre 2021. L’intermezzp musicale, che aprirà questa mostra, sarà a cura del Trio Vivaldi, con Enzo Caroli e Fabiola Braconi flauto e Alvise Stiffoni violoncello con brani di A. Vivaldi e F.J. Haydn.
Caronte