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Mostre Venezia 2023 – Palazzo Albrizzi

Building a dream in Venice

Artisti di Taiwan

17 ottobre-17 novembre 2

 

PALAZZO ALBRIZZI-CAPELLO

“Building a dream in Venice”

“Costruire un sogno a Venezia

ARTISTI da TAIWAN

17 ottobre-17 novembre 2023

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e nello spazio d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita”. Così dice William Shakespeare nella “Tempesta” , parlando dell’essenza più profonda del nostro mondo interiore-

Verso quale futuro tendono gli artisti Taiwanesi che nella 59. edizione della Biennale hanno presentato la mostra “Sogni impossibili” ed ora si ripresentano a Venezia con il progetto espositivo “Building a dream in Venice”, costruendo il loro sogno Veneziano?

Passando in rassegna le 22 opere esposte nella Galleria del Piano Nobile di Palazzo Albrizzi-Capello ci è dato cogliere manifestazioni del mondo interiore, memorie personali e una grande fascinazione della natura ricreata attraverso una variegata  tavolozza inondata di luce.

Venezia diventa area di passaggio dalla realtà alla fantasia lasciando libera l’immaginazione proiettata verso un futuro di pace globale.

 

20 CHENG, SHENG-YANG  

TAIWAN TEMPLE

 

 

OIL PAINTING

 

72,5*62,5

21  

HUANG

CHENGTE

 

DAY BREAK

 

COMPOSITE

MEDIA

 

91*72,5

LIN

22  

LIN

HUICIEN

 

WOMAN

AND

CAT

 

PASTEL

 

79*55

23  

CHIANG

,SHU WEN

BEIJING DRAMA –

THE JEWELS PURSE

 

OIL

PAINTING

 

91*72,5

 

 

 

1 FENG

TSU-HUNG

 

FAINT

 

OIL PAINTING

 

79,5*100

2 HUANG MEI LUN  

DANCING

 

PASTEL

 

79*54

3  

FU MEI CHU

WINTER SNOW IN YU SHAN  

OIL PAINTING

 

91 *72,5

4 LIN

MAM-HONG

 

RESIDUAL

CHARGE

 

Oil PAINTING

 

65*90

5 JEN, YI-CHIEH  

PURPLE IN LOVE

 

COMPOSITE MEDIA

 

72,5*60

6 JARBEN WANG  

FAR AWAY

OIL PAINTING

 

 

72,5*60

7 CHUNG HSIU CHIH  

FIANFUN

 

INK PAINTING

 

62*69

8 SHIH, YOU-YUN BEAUTIFUL TREE AND GOLDEN BIRDS  

OIL PAINTING

 

91*72,5

 

 

 

9  

FU MEI CHU

 

SET OFF

 

 

OIL PAINTING

72,5*60,5
9a HOU,

HSIAO-WEN

 

FLOWERS FLY

ACRILIC COLOR,

ACRILIC RHINESTONE

60*51,7
10 CHEN,

MEI-CHEN

 

SUMMON

 

OIL PAINTING

53*45,5
10a HUANG

CHIA CHEN

 

LOST

CONSTRUCTION WASTE 73*60
11 HUANG,

KUEI-JAN

 

TO MEET

 

OIL PAINTING

91*72,5
12 GUAN WEN SHIN  

EIGHT SMOKE INN

 

 

OIL PAINTING

 

65*53

13 HUANG MEI MAN  

SHUIWEI STUNNING VIEW

 

OIL PAINTING

 

65*72,5

14  

 

TANG,

YU-LING

 

NATURAL

CHARM

 

 

PAPER,

INK

AND COLOR

 

 

140*76

15 KO YIKUAN  

UNDER THE

COUNTRY ALMOND

 

OIL PAINTING

 

 

117*45,5

16 CHEN HSIU MIN  

LOTUS POND

 

OIL PAINTING

 

72,5*60

17 LIN TENG LUN LOVE

IN

GUANSHAN

 

COMPOSITE MEDIA

 

65*53

18 KAO HUA YANG HA YOU CREEK HOT SPRING  

OIL PAINTING

 

65*53

19 HSIEH MENG L

UNG

 

RIBBON FISH SERIES 1

 

DRY PASTEL

 

110*80

 

 

Info: ACIT Venezia

PRENOTAZIONI: Tel. 3319052529

email: palazzoalbrizzi@gmail.com

Orario d’apertura: dal Lunedì al Venerdì: 10:00-13:00/15:00-18:00

                                  Sabato dopo il concerto delle 18:00

                                  FESTIVI CHIUSO

 

Leggi questo articolo in inglese

 


naugurazione della mostra FUTURE ISLANDche presenta le opere di 26 artisti di Taiwan

Curatore: Aoki

Quando: Sabato 5 agosto 2023  ore 18.00


Dove: a Palazzo Albrizzi -Capello, Cannaregio 4118,  F.ta S.Andrea 30121Venezia

 

Il pianista David Peroni

introdurrà l’evento con un intermezzo musicale eseguendo

le trascrizioni per pianoforte di Sergeij Vasil’evic Rachmaninov

per il suo Giubileo a 150 anni dalla nascita

 

 

Presentazione della mostra

Future Island

Taiwan: Isola proiettata verso il futuro

 

“Taiwan Art: 1945-1993“, la mostra presentata dal 7 agosto al 17 ottobre alla Taipei City Art Hall offre una panoramica delle varie tendenze e sviluppi della pittura contemporanea nell’Isola Bella, la Formosa dei navigatori portoghesi che la avvistarono per la prima volta nel 1544:  un totale di 168 lavori di 108 artisti locali oltre a 67 opere della collezione del Museo.

Le opere d’arte esposte sono state suddivise in quattro grandi categorie secondo l’epoca di realizzazione. La prima comprende opere dal 1945 al 1956, tra cui il dipinto di Yang San-lang Old Street of Taipei (1954), che esemplifica gli influssi dell’Impressionismo occidentale. Altri dipinti di questa prima categoria includono opere di due noti maestri della pittura tradizionale cinese, Huang Chün-pi e Fu Chüanfu.

La seconda categoria rappresenta gli anni dal 1957 al 1970 in cui l’influenza americana su Taiwan fu particolarmente forte, riflettendosi anche nell’arte con la scoperta del “modernismo”. Le forme di rappresentazione di questo gruppo spaziano dai disegni a china alle stampe e ai dipinti ad olio cinesi – di cui ne è un esempio Villaggio di pescatori (1966) di Ho Tsao-chu.

Le opere degli artisti appartenenti alla terza categoria, realizzate tra il 1971 e il 1982, sono generalmente caratterizzate dall’invocata “coscienza taiwanese”.  Sono artisti ispirati dalla letteratura patria fiorita negli anni ’70, desiderosi di tornare alle proprie radici prendendo le distanze dai temi e dalle tecniche moderne importate dall’Occidente, come ci suggerisce il dipinto Memories of the Goldberg di Ch’u Ko del 1978. 

Il quarto e più attuale gruppo presenta opere create a partire dal 1983, i cui autori, influenzati dalle tendenze internazionali, hanno adottato un’ampia varietà di stili e di forme artistiche. 

Fa da pendant all’evento la Mostra taiwanese presentata in contemporanea dall’ACIT a palazzo Albrizzi-Capello. Infatti dal 5 agosto al 5 settembre, 26 artisti di Taipei – curatore Aoki    -esporranno a Venezia  dipinti atti a rappresentare quella che potremmo considerare la “quinta categoria” suggerita dal titolo: Future Island.

Nevia Capello 

ingresso libero

Eventi passati 2023

“La terra è nelle nostre mani”

dipinti, fotografie, video, installazioni di artisti europei:

Lynn Gerstmair, Marie Miehle,
Laura Roth, Mersedeh Sharifi, Leon Kapeller, Selina Paulitsch, Claudia Wiegele, Junru Quan, Arabella Hebeisen, Tamara Maxine.

Con il patrocinio del Consolato Generaledella Repubblica Federale di Germania a Milano e del Forum Austriaco di Cultura a Milano in collaborazione con AGIMUS Padova.

Nel 2015 a Venezia, città della Biennale, è stata fondata la Venice Art Triennale, con l’obiettivo di evidenziare i problemi urgenti da risolvere per la salvaguardia della Terra.

Con il titolo “Natura Nutrix-Homo vorax” 40 artisti provenienti da ogni angolo del mondo, pittori, scultori, grafici, hanno espresso la loro profonda apprensione di fronte alla prospettiva di un’imminente fine della vita sul nostro pianeta.
L’ esposizione ha introdotto un tema che richiedeva nuovi contributi dal mondo dell’arte. Gli iniziatori hanno mantenuto inalterati tali contenuti anche nella seconda edizione della Triennale 2018 dal titolo “Il grido della terra”, che riconfermava l’impresa mirata della precedente Kermesse.
E così, passo dopo passo, sono trascorsi altri tre anni, in cui abbiamo visto – come paralizzati – i ghiacciai del Polo Nord sciogliersi, il livello del mare innalzarsi, l’impeto delle forze della natura devastare i boschi, i campi inaridire per la siccità.
Il tema sopra trattato è di una tale pregnanza, da essere ora riproposto nella mostra “La Terra è nelle nostre mani”, che premia il talento di dieci artisti diplomandi nelle Accademie europee, di Germania, Austria, Svizzera e Italia.
Essi presenteranno le loro opere dal 6 maggio all’11 giugno 2023 nella prestigiosa “Sala della Pace” del Palazzo storico , che ha avuto l’onore di esporre le opere di artisti della caratura di un Max Pfeiffer Watenphul, Herbert Bauer, Altenburg, nonché le retrospettive di Dürer, Goya, Rembrandt, Otto Dix, Max Ernst.

Inaugurazione sabato 6 maggio – ore 17:00

Intermezzo musicale
Talenti internazionali in Concerto
Gao Tiantian (pianoforte) – Cina
Yunhoo Lee (flauto)-Corea del Sud
Widlak Tomasz (pianoforte) -Polonia
Elzbieta Kallidou (violino) – Cipro
Musiche di J.S.Bach, F.Chopin, F.Liszt, C.Debussy,
A.Casella, T.Böhm, J.Brahms, I.Paderewski, H.W.Ernstù

La mostra rimarrà aperta fino al 10 giugno 2023

“L’Arte unisce il mondo”

Sabato 20 maggio – ore 17:00

da un’idea di Marianna  Gnezdilova

in collaborazione con

OKXSA projects President and Founder

Oksana Zhudina Bogo

OSTEN Art Skopje

Direttore: Kornelija Koneska

opere di Clara Alfonso, Patrizia Casagranda, Kenryo Hara, Marko Kusmuk, Anna Montanaro, Maria Pavlovska, Arleta Cehic, Micko-Mice Junkulovski

con la partecipazione di Yulia Dyachenko, Vladimir Martynov, Dima Suhov, Ulan, Katerina Averisyan

coordinati da SNEG GALERY Moscow

Direttore: Alexander Filippov

Helga Elben  Germania

Intermezzo musicale

Liliana Bernardi    violino

Massimo  Negri      pianoforte

Musiche di F. Schubert, C. Saint Saëns,

C.A.De Beriot,  S.V.Rachmaninoff,

Con il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano

In collaborazione con AGIMUS Venezia

Si ringrazia il Goethe.Institut Italien per il generoso contributo

La mostra rimarrà aperta sino il 30 giugno 2023

Benvenuti alla mostra “L’arte unisce il mondo”, che celebra il potere dell’arte di connettere attraverso lo spazio, il tempo e le culture. In forza di una selezione accurata delle opere di artisti di tutto il mondo, questa mostra attesta la capacità unica dell’arte di trascendere le barriere linguistiche e incoraggia l’osservatore ad un apprezzamento condiviso della bellezza e della creatività.

La forza unificante dell’arte, nel corso della storia, ha avuto il potere di favorire valori ed esperienze condivisi e connettere individui e comunità. Le mostre d’arte internazionali, edificate lungo un percorso finalizzato, tracciato a priori, uniscono il mondo per la loro capacità di trasferire idee ed emozioni, perché l’arte ci permette di affrontare ed esprimere sentimenti complessi, difficili da comunicare a parole. Essa fornisce inoltre agli artisti una piattaforma di condivisione delle loro prospettive ed esperienze, aprendo le menti ad una comprensione condivisa della natura dell’essere umano. Che si tratti di un dipinto, di una scultura, di una fotografia o di una performance, l’arte può commuoverci, ispirarci e sfidarci a vedere il mondo sotto nuove prospettive.

L’arte ha anche il potere di trascendere le barriere linguistiche e culturali. A differenza del linguaggio, che può essere fonte di divisione e incomprensione, l’arte è una manifestazione di idee universale che può essere compresa e apprezzata da persone di ogni ceto sociale. Può aiutare ad abbattere stereotipi e idee sbagliate, presentando visioni alternative e celebrando la diversità. L’arte può connetterci alle nostre esperienze, ricordandoci le cose che abbiamo in comune e i valori che condividiamo, costruendo ponti tra comunità diverse e creando spazi per il dialogo e la comprensione.Negli ultimi anni, anche la tecnologia ha giocato un ruolo nell’unire le persone attraverso l’arte. Le piattaforme di social media come Instagram e TikTok hanno offerto nuove opportunità agli artisti di trasmettere il loro lavoro ad un pubblico globale. Mostre e spettacoli virtuali hanno permesso alle persone di vivere l’arte comodamente da casa, indipendentemente dalla posizione geografica. Queste tecnologie hanno creato nuove possibilità di collaborazione e scambio interculturale, aprendo nuove strade all’espressione artistica e alla connessione.Le mostre d’arte internazionali rimangono  un faro che punta il suo fascio di luce verso un mondo migliore, fornendoci speranza e ispirazione per il futuro.I dipinti esposti a Palazzo Albrizzi-Capello  rappresentano una vasta gamma di stili e tradizioni, dall’astrazione alla figurazione, dall’arte tradizionale alla pop art. Nonostante la loro diversità, tutte queste opere seguono un filo conduttore: comunicano un linguaggio universale che parla della condizione umana, indipendentemente dalle nostre origini o dal nostro credo.Ogni dipinto di questa mostra dimostra come l’arte possa essere un elemento catalizzatore per la connessione, la comunicazione e la comprensione. Attraverso il linguaggio  universale del colore, della forma e delle emozioni, queste opere ci invitano ad abbracciare il mondo in uno sguardo nuovo, ad apprezzarne, in un processo di condivisione, la bellezza e la complessità. Solo l’arte può unire il mondo.

NEVIA CAPELLO

 

Mostre 2021 Divina Commedia

La Divina Commedia:  Omaggio Italo-Tedesco a Dante a 700 anni dalla morte (1321 -2021)

 

Dante giunse a Venezia nel 1321 in qualità di ambasciatore di Guido Novello da Polenta, signore di Ravenna, e durante il suo soggiorno fu ospite della famiglia Soranzo, presso Campo San Polo. Di Venezia, lo colpì particolarmente l’Arsenale, che lo ispirò per la descrizione della pena riservata ai barattieri nel Canto XXI dell’Inferno. In questo passo, Dante paragona la pece bollente in cui i condannati per baratto si trovano immersi, alla tenace pece utilizzata per il calafataggio nell’Arzanà dei Veneziani.

Le tre terzine di Dante, che contengono questo efficace parallelismo, si possono oggi leggere su una lapide posta alla sinistra dell‘ingresso principale dell’Arsenale e, sulla destra del grande portone di ingresso, si può ammirare anche un busto in bronzo dedicato al Sommo Poeta.

Oltre ad aver stimolato il genio poetico di Dante, Venezia rappresentò anche l’ultima stazione del suo percorso di vita, in quanto, attraversando le Valli di Comacchio lungo il viaggio di ritorno, egli vi contrasse la malaria, che lo uccise a Ravenna il 14 settembre 1321.

A 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, il progetto si propone di mettere in luce quanto oggi sia importante questo suo percorso di vita che passa attraverso Venezia, cui egli porse omaggio nella sua Divina Commedia.

Le riflessioni sulle traduzioni tedesche della Divina Commedia nel Novecento (George e Borchardt) costituiscono l’elemento di base attorno al quale si sviluppa questo progetto, correlato a una mostra italo-tedesca dedicata alla Divina Commedia, introdotta da una relazione filologica, che mette a confronto l’opera del Vate supremo con traduzioni poetiche tedesche che rispettano le leggi della versificazione e cercano di creare una struttura poetica equivalente a quella di Dante.

Le tre Cantiche sono rappresentate nelle opere di Antea Pirondini, che nei suoi dipinti ricrea le atmosfere del Purgatorio e dell’Inferno e dall’artista tedesca Lidia Epshtein di Wuppertal, che riproduce magistralmente nella materia serea dei suoi batik la levità cromatica dell’Empireo.

La mostra s’inaugura martedì 5 ottobre alle ore 18 a Palazzo Albrizzi-Capello ed è introdotta da un Intermezzo musicale sul Tema: “Dante ed i Trovatori. Amor sacro e Amor profano nell’Europa medievale” per voce e strumenti originali d’epoca con l’Ephémeris Duo: Simona Gatto e Davide Gazzato.

 

L’Associazione Culturale Italo Tedesca di Venezia, che celebra il suo 50.Anno di attività, intende coinvolgere le Scuole, soprattutto gli Istituti Superiori del Veneto, in accordo con i Dirigenti Scolastici ed i Docenti, per accostare Il mondo della Scuola ad una realtà divenuta tangibile a distanza di 7 secoli attraverso l’Arte che abbatte le barriere e sfida il tempo.

 

Nevia Capello

Venezia, 5ettembre 2021

 

Presidente ACIT Venezia

 

La mostra si inaugurerà il 5 ottobre con le opere di Antea Pirondini. La sua mostra rimarrà aperta fino al 15 novembre.

 

Dal 20 novembre esporrà Lidia Epshtein le sue opere fino al 30 docembre 2021. L’intermezzp musicale, che aprirà questa mostra, sarà a cura del Trio Vivaldi, con Enzo Caroli e Fabiola Braconi flauto e Alvise Stiffoni violoncello con brani di A. Vivaldi e F.J. Haydn.

 

          

Caronte

 

 

CERTIFICAZIONI LINGUA TEDESCA

CERTIFICAZIONI PER LE SCUOLE DI OGNI ORDINE e GRADO:

Le certificazioni europee del Tedesco dipendono dalla centrale del Goethe Institut di Roma, al quale vanno indirizzate le richieste di partecipazione.

Sarà poi il Goethe di Roma a segnalarci le varie adesioni.

A quel punto l’ACIT organizzerà praticamente gli esami delle diversse scuole.

 

Per ulteriori informazioni:

Tel. 041 522 54 75. E-mail: palazzoalbrizzi@gmail.com

Palazzo Albrizzi, Cannaregio 4118, vicino alla Ca’ D’Oro.

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– per capire la lingua tedesca senza equivoci
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Vi aspettiamo.